I volti del Messico

Ecco il nostro viaggio in Messico …

Quello che bisogna sapere

  • I siti archeologici sono aperti tutti i giorni: dalle ore 08:00 alle 17:00 in inverno e fino alle 18:00 in estate.
  • I musei generalmente sono chiusi di lunedì.
  • L'orario di pranzo va dalle ore 14:00 alle 15:00 circa.
  • Nelle regioni indigene siate prudenti con le fotografie, è spesso vietato fotografare la gente per ragioni di credenze religiose. Rispettate i costumi e le usanze!
  • La parola Zocalo, è il termine usato per indicare la piazza principale delle città.

Raccomandazioni per la guida

In Messico, i segnali stradali sono, in linea generale, gli stessi che in Italia, ma le indicazioni sono piuttosto deficitarie. L'essenziale: fare il pieno di benzina la mattina prima di partire per ogni luogo.

Le differenze

  • I semafori si trovano subito dopo l'incrocio, che non risulta a noi molto evidente.
  • A Città del Messico, è permesso ad un semaforo rosso di svoltare a destra (o a sinistra, secondo il senso di circolazione), con tutte le precauzioni del caso.
  • In messico la precedenza a destra non esiste. Il veicolo che si trova sulla strada più importante ha la precedenza. Un veicolo che deve passare un rallentamento (es. dosso) dopo l'incrocio dà la precedenza all'altro; chi prosegue dritto avrà la precedenza su chi svolta; per quanto riguarda le rotonde andateci alla “messicana”.
  • In città la velocità massima è di 60km/ora e 80km/ora sulle vie ad alto scorrimento di traffico.
  • Sulle autostrade, la velocità massima è di 110km/ora.
  • I messicani, soprattutto i camionisti, usano spesso la cortesia di segnalare con le frecce la possibilità di sorpassarli o potenziali pericoli (quattro frecce). La cosa è molto utile sulle strade di montagna con scarsa visibilità!.

Precauzioni particolari

Sulle strade federali (quelle non soggette al pagamento di pedaggio) bisogna fare particolarmente attenzione:

  • Alla gente a piedi o alle biciclette (senza luci di posizioni).
  • Agli animali (mucche, cani etc.) che attraversano o sostano tranquillamente sulle strade.
  • I rallentamenti a dosso (tope in spagnolo) che sono numerosissimi e in generale male o poco evidenziati. Benvenuti sulle montagne russe!
  • Non lasciate mai niente sui veicoli parcheggiati in strada. In caso di visita durate il percorso, con le valige nel bagagliaio è raccomandato lasciare anzitutto l'auto chiusa a chiave ed in un parcheggio custodito.

Soccorso stradale

Le autostrade, come alcune strade federali molto turistiche, dispongo di un servizio gratuito di assistenza meccanica: gli “angeli verdi”, sono facilmente riconoscibili dalle loro camionette verdi portanti il logo del Ministero del Turismo.

Il nostro itinerario

Città del Messico (Sabato 25/08/07):

Benvenuti a Città del Messico, capitale del paese, considerata come la più grande città del mondo con i suoi 23 milioni circa d'abitanti, oltre tutto è posizionata ad una notevole altitudine, 2240m sul livello del mare, questo fa si che anche nei periodi più caldi a Città del Messico le temperature siano decisamente miti.

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Città del Messico (Domenica 26/08/07)

Non potrete vedere tutto di questa immensa città in una sola giornata!
Città del Messico soffre spesso di una cattiva pubblicità anche da parte degli operatori turistici. Le zone turistiche e i quartieri interessati della città non sono così pericolosi come si dice. È comunque meglio non aggirarvi per la città con indosso degli oggetti di valore e siate prudenti.
La circolazione in città è molto intensa. Quando non si conosce la città il miglior mezzo di trasporto resta il taxi. I taxi situati davanti agli hotel sono i più raccomandati poiché gli autisti sono spesso bilingue e possono attendervi durante le vostre visite. È sufficiente mettervi d'accordo sul prezzo prima alla partenza in funzione del vostro itinerario.
Però per avere un'idea di come si vive la quotidianità a Città del Messico è assolutamente necessario usare uno dei numerosi pulmini che “volano” nel traffico della città. Sono numerosissimi e tutti affollatissimi, la peculiarità è che non ci sono le nostre “fermate”, ovunque tu ti possa trovare lungo il suo percorso basta fargli un gesto e si può saltare a bordo, e con “saltare” intendo proprio saltare. Per utilizzare i pullman è necessaria una buona dose di equilibrio per poter affrontare le numerose rotonde restando in piedi, e una maggiore dose di agilità e coordinazione sia per scendere e, soprattutto, per salire in corsa (i freni vengono usati davvero poco).

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Teotihuacan (Lunedì 27/08/07)

Per motivi di traffico vi consigliamo di visitare Teotihuacan la mattina. Per comodità ci siamo appoggiati ad uno dei numerosi autisti convenzionati con l'albergo, ed è stato un bene.
Come prima tappa ci ha accompagnato alla sede di una cooperativa che vive fabbricando oggetti di Ossidiana e tessuti multicolore fatti di cotone e agave. Ci hanno mostrato la lavorazione dell'ossidiana, come si fa ad estrarre il filo dall'agave e come si estrae il
Pulche, la linfa dell'agave, che può essere bevuta ed è leggermente alcolica (non male dopo tutto).
Successivamente, l'autista ci ha accompagnato alla Piramide della Luna e ci ha aspettato alla fine della Via dei Morti, ma solo dopo averci fatto una lunga introduzione al sito e averci fatto sentire il verso di un antico uccello estinto, uno strano effetto acustico che si ha battendo le mani nel mezzo delle piazze di alcuni siti archeologici (anche a Chichen Itza).

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Città del Messico - Puebla (Mercoledì 29/08/07)

Dopo la più grande zona urbana del mondo, siamo passati per delle magnifiche città coloniali, svariati siti pre-ispanici (Aztechi, Zapotechi, Mixteche Maya), dei paesaggi mozzafiato e regioni ancora indigene conservanti le loro tradizioni.

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Oaxaca - Tuxtla Gutierrez (Sabato 01/09/07)

Fino ad ora il nostro viaggio si è sviluppato in zone di montagna (Città del Messico si trova a 2240m sul livello del mare), ma questo spostamento di ben 550km ci ha portato nella capitale del Chiapas a soli 542m sul livello del mare, garantisco che lo sbalzo termico è stato notevole, non che l'umidità soffocante quando abbiamo attraversato una vasta zona paludosa.

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San Cristobal - Palenque (Martedì 04/09/07)

Siate prudenti su questa strada che è piena di curve, sdrucciolevole e praticamente lastricata di “topes” (dossi).
Da questa tappa, per tutto il percorso in Chipas abbiamo fatto gli incontri più spiacevoli, nulla di preoccupante, ma abbiamo incontrarto gruppi di ragazzini che tendono dei cordini lungo la strada, in prossimità dei topes (ma non solo), per far fermare le auto e cerare di vendere frutta o altro. Non è preoccupante, ma decisamente triste, più volte abbiamo avuto paura di far loro male tanto si accalcavano della macchina.

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Palenque - Yaxchilan - Bonampak (Mercoledì 05/09/07)

Per questa escursione non addentratevi da soli, è imperativo avere un autista… arrivare a Yaxchilan e Bonampak è un impresa per locali… con cui l'escursione sarà più sicura, ma non prima di emozioni.
Prevedete dell'acqua poiché lungo la strada non ci sono grandi punti dove fermarsi per abbeverarsi.
Questa escursione ha occupato l'intera giornata, ma ne è valsa la pena. Siamo partiti prestissimo, il sole non era ancora sorto, abbiamo fatto la sosta colazione sotto una capanna dal tetto di paglia alla flebile luce dell'alba (eravamo i primi).

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