Città del Messico (Domenica 26/08/07)

Non potrete vedere tutto di questa immensa città in una sola giornata!
Città del Messico soffre spesso di una cattiva pubblicità anche da parte degli operatori turistici. Le zone turistiche e i quartieri interessati della città non sono così pericolosi come si dice. È comunque meglio non aggirarvi per la città con indosso degli oggetti di valore e siate prudenti.
La circolazione in città è molto intensa. Quando non si conosce la città il miglior mezzo di trasporto resta il taxi. I taxi situati davanti agli hotel sono i più raccomandati poiché gli autisti sono spesso bilingue e possono attendervi durante le vostre visite. È sufficiente mettervi d'accordo sul prezzo prima alla partenza in funzione del vostro itinerario.
Però per avere un'idea di come si vive la quotidianità a Città del Messico è assolutamente necessario usare uno dei numerosi pulmini che “volano” nel traffico della città. Sono numerosissimi e tutti affollatissimi, la peculiarità è che non ci sono le nostre “fermate”, ovunque tu ti possa trovare lungo il suo percorso basta fargli un gesto e si può saltare a bordo, e con “saltare” intendo proprio saltare. Per utilizzare i pullman è necessaria una buona dose di equilibrio per poter affrontare le numerose rotonde restando in piedi, e una maggiore dose di agilità e coordinazione sia per scendere e, soprattutto, per salire in corsa (i freni vengono usati davvero poco).

Paseo de la Reforma

Paseo de la Reforma

Paseo de la Reforma: la via principale della città chiamata anche “Les Champes-Elysées” di Città del Messico, situata tra il Museo di Antropologia e il centro storico.
L'ultima domenica di agosto chiuso al traffico a causa di una corsa podistica, così l'intero Paseo de la Reforma era a disposizione delle famigliole di pedoni e di ciclisti.

Man mano che ci si allontana dal centro storico in direzione sud-ovest, le costruzione d'epoca divengono sempre più rare e lasciano il posto a edifici moderni, che esaltano con la loro grandiosità e imponenza il ruolo politico e sociale della città. È un parte molto spettacolare di Città del Messico, dove si concentrano il meglio della capitale, tutto il lusso e tutta la ricchezza.
Il Paseo de la Reforma è la principale arteria della città, lunga 15km e larga fino a dodici corsie; inizia dall'Avenida Juàrez e arriva fino al parco di Chapultepec. Voluto da Massimiliano d'Asburgo per conferire un tono europeo alla capitale, il Paseo è fiancheggiato da alberi e statue di eroi e condottieri. Fu completato da Porfirio Diaz. Lungo il suo percorso si affiancano hotel superlusso, banche, sedi di società finanziarie, negozi alla moda. Dopo Plaza de la Repubblica, si incontra la Glorieta Cristobal Colon, una rotonda con al centro la statua del navigatore genovese, opera del francese Charles Cordier (1877).
All'incrocio con Avenida Insurgentes vi è la Glorieta Cuauhtemoc, con il monumento all'ultimo imperatore azteco. Alla confluenza con Avenida Florencia, si trova la Glorieta El Angel, rotonda con al centro il monumento all'Indipendenza costituito da un'alta colonna con un angelo dorato sulla sommità (1910).

Glorieta Cuauhtemoc
Glorieta El Angel

Alla fine del tragitto appaiono le sei sottili colonne del Monumento a Los Ninos Heroes (all'ingresso del Parco di Chapultepec) eretto in onore dei sei cadetti dell'Accademia Militare Nazionale che si immolarono per difendere la città dall'invasione nordamericana (17 settembre 1847).

Monumento a Los Ninos Heroes

Bosco di Chapultepec

Bosco di Chapultepec

Nella lingua nahutatl Chapultepec significa “collina delle cavallette”. Il parco omonimo è il polmone verde di questa asfittica città, è attraversato dal Paseo de la Reforma. Più di 840 ettari di verde tempestati di musei e parchi gioco. Sulla sommità di una breve collina si erge il Castillo.
Il Parco era riserva di caccia e palazzo d'estate di Moctezuma. Il Castillo, a partire dal 1785, divenne residenza dei viceré spagnoli, poi dal 1843 sede dell'accademia Militare Nazionale, e infine dal 1864 dimora di Massimiliano e Carlotta di Asburgo durante la loro avventura messicana. I presidenti del Messico vi abitarono fino al 1940, quando per volere di Lazaro Carena fu trasformato in Museo Historia. Nelle sale si ammirano cimeli della Rivoluzione e due grandi murali: uno di Siquierios e l'altro di Camarena.

Castillo
Museo Historia

Fra gli alberi secolari del Parco vi sono il giardino Zoologico e l'Orto Botanico, con animali e piante di tutta l'America.
Quasi al limitare del parco si trova il Museo de Arte Moderno, che ospita i grandi muralisti e i massimi esponenti della scuola pittorica messicana.


Giorno 1: Città del Messico

Giorno 3: Teotihuacan